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sabato 2 luglio 2016

IL MERAVIGLIOSO LIBRO DEL MAGO DI OZ

di Giovanni De Pedro


La copertina della prima edizione de “Il meraviglioso mago di Oz”
Pubblicato per la prima volta da George M. Hill nel 1900, Il meraviglioso mago di Oz, scritto da Frank Baum e illustrato da W.W.Denslow, fu un grande successo letterario e inaugurò una lunga serie di racconti ambientati nel mondo di Oz, scritti da vari autori, tra i quali Baum e tradotti in molte lingue.



Il mago di Oz” divenne un musical la cui sceneggiatura venne scritta dallo stesso Baum, le scenografie furono curate da Denslow e le musiche di Paul Tietjens. Fu rappresentato per la prima volta nel 1902 a Chicago e l'anno successivo a New York, diventando un grande successo di Broadway dove fu replicato per molto tempo. Nel 1939, il regista Victor Fleming lo adattò al grande schermo. Nella versione cinematografica fece il suo esordio Judy Garland, eccellente interprete della famosa canzone “Over the rainbow” ( Oltre l'arcobaleno ).
Il mago di Oz è un racconto che continua lo stile delle fiabe ottocentesche di Hans Christian Andersen e dei Fratelli Grimm, si ispira alla linea tracciata da Lewis Carroll con Alice nel Paese delle Meraviglie e precede l'idea dell'ambientazione in un luogo inventato in ogni minimo particolare, anticipando la Terra di Mezzo descritta da Tolkien ne Il Signore degli anelli ma strizzando un occhio alle favole di Esopo e Fedro. 
Lo storico Hugh Rockoff interpretò vari riferimenti alla situazione politica dell'epoca inquadrando Dorothy, la protagonista, come rappresentante dei valori della tradizione americana; lo spaventapasseri e l'uomo di latta come simboli della classe agricola e operaia, il sentiero dorato come la Via dell'oro da seguire per un benessere economico.
La locandina del film del 1939

LA TRAMA DEL LIBRO

Dorothy Gales vive nel Kentucky con la zia Emma e lo zio che sembrano ignorare la bambina, il cui inseparabile amico è il cane Totò che una vicina di casa sequestra a Dorothy, ma Totò riesce a liberarsi e torna al casolare. Per paura che la vicina torni a riprendersi il cane, Dorothy scappa con Totò. Improvvisamente vengono raggiunti da un ciclone, la bambina decide di tornare alla sua abitazione, ma nel frattempo gli zii si erano recati nel rifugio sotterraneo per sfuggire al tornado. Dorothy si barrica tra le mura casalinghe, la costruzione viene alzata dal tornado e rotea nell'aria finchè viene riportata al suolo, senza subire danni. Dopo un momento di stordimento, la bambina e Totò escono dalla casa. 
Si trovano in un mondo sconosciuto e appare loro una bella donna, la Strega del Nord che li ringrazia per aver eliminato con la loro casa la cattiva Strega dell'Ovest, alla quale la strega buona toglie le scarpette d'argento e le dona a Dorothy, spiegandole che si trova nella Terra Blu dei Mastichini e che nel paese di Oz esistono anche la Strega buona del Sud e la Strega cattiva dell'Est, sorella della defunta dell'Ovest.
Dorothy chiede subito la possibilità di tornare a casa, la strega le consiglia di recarsi dal Grande Mago di Oz, seguendo il Sentiero Dorato.
Durante il viaggio, la bambina e Totò incontrano dei personaggi che si aggregheranno formando un'allegra compagnia: lo spaventapasseri che vuole un cervello, il boscaiolo di latta che desidera un cuore e il leone pavido che necessita di tanto, tanto coraggio.
             Eccola qui, l'allegra compagnia!

Lungo la strada, i quattro compagni sconfiggono i Kalidah, mostri con un corpo da orso e il muso di tigre. Dorothy e i suoi amici guadano un fiume e nell'attraversarlo con una zattera, da loro costruita, lo Spaventapasseri rimane impigliato nel mezzo del corso d'acqua, il resto del gruppo lo salva con l'aiuto di una cicogna.
Arrivano in un grande campo di papaveri soporiferi e lo attraversano, inconsapevoli di quali sarebbero state le conseguenze. Nel mezzo della distesa di fiori, Dorothy con Totò e il Leone si addormentano; lo Spaventapasseri e l'Uomo di Latta non essendo umani restano svegli e portano in salvo la bambina e il cane. Grazie all'aiuto della Regina dei topi campagnoli, alla quale il Boscaiolo di Latta aveva salvato la vita da un gatto selvatico, riescono a trasportare il leone fuori dal campo.
Giunti alla Città di Smeraldo, convincono la guardia dai grandi baffi verdi ad essere ricevuti dal Mago. La compagnia viene invitata a mettersi degli occhiali speciali che li proteggeranno dalla luce del Mago. Giunti al cospetto del Grande, i nostri eroi esprimono le loro richieste che, così dice il Mago, verranno esaudite soltanto dopo che avranno sconfitto la temibile Strega dell'Ovest che regna sulla Terra dei Gialloni. Durante il tragitto la compagnia ha la meglio sui vari nemici inviati dalla Strega: lupi, cornacchie, api nere e un esercito di Gialloni. Poiché la strega non riesce a fermarli, invia contro di loro l'esercito delle Scimmie Alate che smontano il Boscaiolo di Latta e lo Spaventapasseri. Dorothy, Totò e il Leone vengono portati al castello e trattenuti come servi perché la Strega non può far del male a Dorothy, protetta dal bacio della Strega del Nord. Quando la malvagia toglie una scarpetta d'argento alla bambina, Dorothy, arrabbiata, le lancia un secchio d'acqua che provoca lo scioglimento della strega. Come ringraziamento per averli liberati dalla tiranna, il popolo dei Gialloni aiuta Dorothy a ricomporre lo Spaventapasseri e il Boscaiolo di Latta.
Dorothy indossando il Cappello Dorato preso alla strega, chiama le Scimmie Alate per farsi portare alla Città di Smeraldo, dove verranno ricevuti dal Mago.
Durante l'incontro avviene una specie di corto circuito e la compagnia scopre, dietro una tenda, che il mago non è altro che un ventriloquo del Nebraska.
Nonostante tutto, il Mago esaudisce i desideri del Boscaiolo, ponendogli in una fessura del petto un cuore di seta riempito di sabbia, allo Spaventapasseri infila nella testa una fanghiglia di crusca e spilli come cervello, al Leone fa bere una pozione “magica” che gli dona il coraggio.
Per ricondurre a casa Dorothy e Totò, il Mago li invita a salire con lui sopra una mongolfiera, ma a causa di un incidente parte soltanto il Mago.
La Sentinella dai baffi verdi consiglia alla bambina disperata di chiedere aiuto a Glinda, la Strega buona del Sud che vive nella Terra Rossa dei Grassoni. 
Dopo varie peripezie come lo scontro con gli alberi guerrieri sconfitti dal Boscaiolo di Latta, la bambina e i suoi amici raggiungono il castello di Glinda. La strega buona spiega a Dorothy il potere delle Scarpette che ha sempre indossato: è sufficiente battere tre volte i tacchi delle Scarpette d'Argento per andare dove si desidera, la bambina segue il consiglio.
E' così che Dorothy e Totò si ritrovano a casa dove vengono accolti, con affetto, dagli zii che erano molto preoccupati per la loro assenza. Dorothy promette di non allontanarsi mai più da casa perché è lì che si trova la felicità.
Le scarpette d'argento. Oops! Nel film erano rosse!







2 commenti:

  1. e' SEMPRE UN GRAN BEL LIBRO. GRAZIE PER AVERCELO FATTO RICORDARE.
    GIUSE E TINA

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  2. Grazie a voi per averlo letto. Giovanni

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