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martedì 31 gennaio 2017

‘Vivo e scrivo’: quando la scrittura incontra la psiche

(a cura di Mimma Zuffi)

A Milano, da ActsFactory, per la prima volta in Italia la scrittura  incontra la psiche attraverso “Vivo e scrivo” un per-corso di cura di sé e lavoro sulle emozioni.
Diverse le attività creative e riabilitative offerte da ActsFactory. Ognuna di queste è condotta da professionisti specialisti del settore con la supervisione del Dott. Paolo Giovannelli, Psichiatra e Psicoterapeuta, docente presso l'Università degli Studi di Milano.

venerdì 27 gennaio 2017

I film di propaganda nazista: Der ewige Jude

(di  Selene G. Rossi)
per ricordare la Shoah attraverso l'analisi di "Der ewige Jude", film di propaganda nazista

La mia passione per i film in bianco e nero mi ha portato, di recente, a volermi cimentare in un’impresa che mai avrei pensato avrebbe potuto sconvolgermi come invece ha fatto, mettendo a dura prova il mio essere; vedere L’ebreo errante (Der ewige Jude, Fritz Hippler, 1940), aberrante pellicola antisemita, ha scatenato in me reazioni diverse. Tra tutte, una sorta di annichilimento dell’anima che mi ha fatto giungere a una triste conclusione: nonostante siano passati parecchi decenni da allora, il mondo sembra essersi dimenticato di ciò che accadde e di come la propaganda, seppur celata dietro l’ombra presunta della preoccupazione, possa minare le basi della pacifica convivenza, sobillando le masse ad agire contro chi non ha nessuna colpa se non quella di essere quel che è.
Locandina originale di Der ewige Jude.
Con l'avvento di Hitler, e la fine ufficiale dell'Espressionismo, la Germania iniziò a produrre film di propaganda atti perlopiù a screditare l'immagine degli Ebrei. Come ricorda il filosofo Siegfried Kracauer, quelli girati negli anni bui del Terzo Reich cercavano di coinvolgere il subconscio e il sistema nervoso degli spettatori ricorrendo a espedienti il cui unico scopo era di suscitare queste emozioni specifiche. 

mercoledì 25 gennaio 2017

Il giorno della memoria 2017


 (a cura di Mimma Zuffi)                       
                                                                            
Tra poco sarà il 27 gennaio, e anche noi non vogliamo dimenticare Il Giorno della memoria, ricorrenza internazionale che ogni anno commemora le vittime del nazismo, dell'Olocausto e ricorda coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

Il testo dell'articolo 1 della legge italiana n. 211 del 20 luglio 2000 definisce con queste parole le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »
L'entrata del campo di concentramento di Auschwitz  
con la tristemente celebre scritta 
Arbeit macht frei

domenica 22 gennaio 2017

Giuseppe Pellizza da Volpedo


di Giovanna Rotondo Stuart
Autoritratto, 1888, olio su tela, cm160,55×110,5
Galleria degli Uffizi, Firenze


Giuseppe Pellizza nasce a Volpedo, un piccolo centro della campagna alessandrina, nel 1868. Di famiglia contadina benestante si sente molto legato alla sua terra al punto che, dal 1892, firmerà i suoi dipinti aggiungendo al suo cognome il nome del paese che l’ha visto nascere e diviene: Pellizza da Volpedo. Volpedo è il paese che ama e che lo vedrà testimone di tante lotte sociali insieme ai contadini del luogo. Ed è a Volpedo che pensa e crea quel meraviglioso documento di pittura sociale che è “Il quarto Stato”, mostrando un’umanità povera e affamata che lotta per la sopravvivenza.
Le prime esperienze scolastiche di Pellizza da Volpedo avvengono all’Istituto tecnico di Castelnuovo Scrivia, tuttavia il bisogno artistico del ragazzo porta il padre a cercare per lui altre strade, tramite il suo lavoro viene in contatto con i De Grubicy, pittori, mercanti e intenditori d’Arte che consiglieranno Pietro Pellizza di iscrivere il figlio all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. In attesa di essere ammesso all’Accademia, nel novembre del 1883, a soli 15 anni, Giuseppe diventa allievo del pittore naturalista Giuseppe Puricelli, per apprendere la tecnica della pittura a olio. A gennaio del 1884 inizierà a frequentare  Brera dove troverà insegnanti illustri come Francesco Hayez, uno dei grandi pittori romantici dell’Ottocento, autore di uno dei più controversi dipinti dell’epoca “Il bacio”, e il pittore verista Giuseppe Bertini, che sarà, dopo Hayez, direttore dell’Accademia. Ed è a Brera che nel 1885 avviene la prima esposizione di Pellizza, con il dipinto “Allo specchio”.
Dallo studio del maestro Puricelli, Pellizza si trasferirà a quello del pittore verista  Pio Sanquirico, dove continuerà a studiare privatamente, esercitandosi a dipingere la figura umana dal vero.

lunedì 16 gennaio 2017

"Allied", di Robert Zemeckis

(recensione di Stefania Mignoli)

Marocco, 1942: la spia canadese Max Vatan (Brad Pitt) e la francese Marianne Beauséjour (Marion Cottilard) sono complici in una delicata missione in cui devono fingere di essere marito e moglie. Riescono a portarla a termine con successo e scelgono di proseguire insieme la loro strada, fino a Londra. Ma la guerra mette a dura prova il loro rapporto.

Ci sono film che raccontano una storia, più o meno bene. Se dovessi giudicare Allied sulla base di questo criterio, devo ammettere che per tre quarti del film ho pensato: - Questa scena è “finta”!, quanta “patina” in questo film!  Quanto sei scontato nel riproporre alcune scene clou di genere (scopare durante una tempesta di  sabbia, dare alla luce un figlio sotto le bombe)! Perché è tutto così freddo e desaturato, ostentatamente finto!? Confesso che sono anche scesa nel turbine del sentimento,  chiedendomi, da gran pettegola, se tra i due protagonisti  fosse nata veramente una storia e  rispondendomi da sola:  - No, tutta una montatura per vendere il film, perché qua è tutto finto, altro che eros e sguardi friccicarelli…

venerdì 13 gennaio 2017

"Stockholm Confidential", di Hanna Lindberg

(a cura di Mimma Zuffi)

Longanesi - pagg. 380 - € 16,90

Un thriller ambientato nel contemporaneo jet set di Stoccolma e nel competitivo e spietato mondo della moda.
Una nuova voce della narrativa scandinava.

Hanna Lindberg è una giornalista svedese e il suo romanzo d’esordio, Stockholm Confidential, nasce proprio da alcune sue ricerche per un documentario- inchiesta televisivo dedicato ai retroscena del mondo della moda e della stampa patinata: un ambiente pieno giochi di potere, intrighi e pettegolezzi, perfetta ambientazione per un thriller; un mondo, quello dei giornali di moda, profondamente in crisi e costantemente in lotta contro i grandi cambiamenti digitali. Ed è questo lo sfondo in cui si muove la protagonista del romanzo, Solveig Berg, la più promettente giornalista d’inchiesta di Stoccolma: la città non ha segreti per lei, ma basta un solo passo falso perché la sua carriera scivoli inesorabilmente verso il baratro. In un battito di ciglia, non le rimane che il suo blog, Stockholm Confidential, e qualche aggancio col jet set che ancora le permette di intrufolarsi negli eventi che contano. 

"Dove porta la neve", di Matteo Righetto

(a cura di Mimma Zuffi)

TEA - pagg. 160 - € 13,00
ebook: € 6,99


«La gente dice sempre cose tipo: “Tanti abbracci, un abbraccio, ti abbraccio”, ma poi nessuno si abbraccia mai per davvero… Io vorrei vivere abbracciato!»


È la vigilia di Natale e Padova sta per essere coperta da una nevicata memorabile. Carlo, Down di 48 anni, come ogni mattina, da mesi, va a trovare la madre in clinica, dove si sta lentamente spegnendo assediata dai ricordi e dal bisogno di raccontarli. 
Nicola, 74 anni colmi di solitudine, ha appena perso il lavoretto che si era procurato come Babbo Natale davanti a un centro commerciale. Per Carlo, però, questo non può essere un Natale come gli altri e quando vede Nicola vestito di rosso e con la lunga barba bianca sente che il sogno può finalmente avverarsi: un vero regalo per la madre. 

"Quella febbre sotto le parole", a cura di Maria Rosa Cutrufelli

(a cura di Mimma Zuffi)

Iacobelli editore - pagg. 120 - € 10,00

Si entra in punta di piedi nei "laboratori di scrittura" di 12 importanti autrici italiane che si raccontano: ciascuna descrive i luoghi, i tempi, i modi che presiedono al suo processo creativo. Ma ne emerge anche un frastagliato panorama del significato che la scrittura ha, o ha avuto, per donne che hanno cominciato la loro attività in un periodo, la seconda metà del Novecento, in cui ancora fortissime erano le resistenze delle case editrici a pubblicare autrici difficilmente inscrivibile nella categoria della narrativa popolare "femminile". Grande peraltro era anche la resistenza di un ambiente accademico e critico rigidamente ancorato a un “canone” letterario che mal sopportava le incursioni di scrittrici che, nelle loro opere, cercavano “le parole per dirlo”.


"NEFERTITI La regina del sole", di Christian Jacq

(a cura di Mimma Zuffi)

Edizioni Tre60 - pagg. 336 - € 9,90
ebook: € 6,90

DOPO LO STRAORDINARIO SUCCESSO DELLA SAGA DI «SETNA, IL FIGLIO DI RAMSES» 
ARRIVA IN LIBRERIA IL NUOVO ROMANZO DELLO SCRITTORE-ARCHEOLOGO PIÙ CELEBRE AL MONDO

Bella, carismatica e indomabile, la regina Nefertiti ha un’unica debolezza: l’amore assoluto che la lega al marito, il faraone Akhenaton. Un amore che sembra in pericolo da quando il sovrano ha accolto nel suo letto una seconda moglie, Kiya, principessa dei Mitanni. E non importa che quel matrimonio abbia il preciso scopo di rinsaldare un’alleanza militare contro la minaccia degli Ittiti: la sete di potere di Kiya supera anche quella di Nefertiti e la donna tesse ben presto una rete di alleanze con funzionari corrotti e senza scrupoli, mettendo in grave pericolo le sorti dell’intero Paese e la vita stessa della regina…

"Free to love", di Kirsty Moseley

(a cura di Mimma Zuffi)

tre60 - Pagine: 384 - Prezzo: 16,40 €
Ebook: 9,99 €


KIRSTY MOSELEY È TRA LE STAR DI WATTPAD, LA PIÙ GRANDE COMUNITÀ MONDIALE DI TESTI AUTOPUBBLICATI
FREE TO LOVE È ATTESISSIMO DALLE LETTRICI ITALIANE E STRANIERE
OLTRE 6 MILIONI DI LETTORI SU WATTPAD
IN CORSO DI PUBBLICAZIONE IN TUTTO IL MONDO

Jamie Cole è un ragazzo di strada. Occhi di ghiaccio, sguardo fiero, sogni nel cuore e amici da non tradire. E, quando viene arrestato, giura a se stesso una cosa sola: una volta fuori, cambierà vita.
Ellie Pearce è una ragazza modello: un’ottima famiglia, bei voti, amiche affettuose. Ma ha una spina nel cuore. La storia con il suo fidanzato non funziona. E, quando decide di lasciarlo, giura a se stessa una cosa sola: basta innamorarsi.

"Noi un punto nell'universo. Storia semplice dell'astronomia", di Raffaella Ranise

(a cura di Mimma Zuffi)

Marsilio- pagg. 120 - € 13,00
ebook € 7,99
   

Il libro è nato dall’incontro dell’autrice con due grandi astrofisiche: Margherita Hack e la sua allieva Francesca Matteucci. Quest’ultima ha seguito da vicino la stesura del libro, cercando di svelare i segreti dell’universo a chi non conosce nulla della materia. Il risultato è il racconto del cammino dell’uomo attraverso le nozioni astronomiche, dalle prime, incerte osservazioni fino alle eccezionali scoperte dei giorni nostri.
L’astronomia è probabilmente la scienza più antica; già l’uomo primitivo era attratto dagli astri, così lontani e misteriosi. Qualunque sia il nostro punto di vista, la nostra cultura, il nostro rapporto con la fede, conoscere l’universo rappresenta un buon inizio, perché cercare di sapere può aiutare a superare paure e false superstizioni. Tanti sono i protagonisti che hanno permesso nel tempo di aggiungere preziosi tasselli.

"FAIR PLAY ", di Tove JANSSON

(a cura di Mimma Zuffi)
Iperborea  - pagg. 274 - € 16,00 

Dalla celebre autrice finlandese dei Mumin, una tenera, delicata, luminosa storia d’amore e di amicizia tra due artiste straordinarie.

Mari e Jonna, due artiste, due atelier ai capi opposti di un grande edificio sul porto di Helsinki, e una casetta condivisa su una piccola isola solitaria davanti al mare aperto. Mari scrive, illustra, sogna, si fa domande, accoglie un maestro burattinaio russo che sacrifica il sonno all’arte, si appassiona a una donna sola al mondo che le chiede il senso della vita. Jonna dipinge, intaglia il legno e trova risposte, cerca di catturare la realtà con la sua cinepresa, ama i film western di serie B e i capolavori di Fassbinder, e mette mano al fucile da caccia quando c’è bisogno di una «sana spietatezza». Le loro personalità si scontrano e si confrontano attraverso dialoghi sagaci e silenzi che non hanno bisogno di parole, unite da un’urgenza creativa che riesce ogni volta a gettare una luce nuova sulle cose e sulla natura umana, a trasformare la quotidianità in una riserva di piccole epiche fuori dall’ordinario e di inattese rivelazioni. 

"OGGI SIAMO VIVI", di Emmanuelle Pirotte

(a cura di Mimma Zuffi)

Casa Editrice Nord - pagg. 304 - € 16,90

Romanzo vincitore del
PRIX EDMÉE DE LA ROCHEFOUCAULD
PRIX DE L’OFFICE CENTRAL DES BIBLIOTHÈQUES
PRIX LITTÉRAIRE PALISSY
PRIX LILLY

Finalista al
PRIX PREMIÈRE

MEILLEUR PREMIER ROMAN LIRE


EMMANUELLE PIROTTE È LA RIVELAZIONE DELL’ANNO SECONDO LE FIGARO


Dicembre 1944. I tedeschi stanno arrivando. Il prete di Stoumont, nelle Ardenne, ha un'unica preoccupazione: mettere in salvo Renée, un’orfana ebrea nascosta nella canonica. E, d’un tratto, il miracolo: una jeep con a bordo due soldati americani si ferma davanti alla chiesa e lui, di slancio, affida a loro la piccola. Tuttavia quei due soldati hanno solo le divise americane. In realtà si chiamano Hans e Mathias e sono spie naziste.

mercoledì 11 gennaio 2017

Grappoli pazienti d’ombra


(Ilaria Biondi)

Abbuia
il silenzio di farfalla
nella cantilena effimera
di un cielo assorto
che  spoglia le stelle sepolte
del segreto di polvere
di un’ebbrezza
quieta di luce.

Ricomponi
lo stralcio d’equinozio
sugli argini senza cicale
di un orizzonte fragile
che calpesta le benedizioni
inattese
dei miei peccati imperfetti.


lunedì 9 gennaio 2017

"La poesia salva la vita" di Francesca Rotondo

(a cura di Giovanna Rotondo Stuart)

“La poesia salva la vita”, scrive l’Editore nella sua presentazione del libro di poesie di Francesca Rotondo. Una presentazione poetica e irrinunciabile per le verità che elenca. Una piccola chicca, questo bel libro edito dalla Vita Felice che della poesia ha fatto la parte più importante della sua Editoria, indubbiamente una scelta non facile e controcorrente.

Il primo minuto

Non è dato
nel primo minuto
avere fame
come i ciechi
e l’elemosina
che ci atterra solitari.

Rarissime di gioia
al colore restavano unite
pupille
e di terra gli occhi.

venerdì 6 gennaio 2017

SING




recensione di Stefania Mignoli


Sing è l’ultima “creatura” dell’Illumination Entertainment, firmata dal regista Garth Jennings e prodotta dal papà dei Minions e di Cattivissimo me, Chris Meledandri.

Ancora protagonisti gli animali (qui, diversamente da Pets, sono gli incontrastati protagonisti di un mondo immaginario in cui sono più umani degli umani, che però non esistono in nessun modo, se non come vaga citazione), in  un film corale che ruota attorno ad un impresario teatrale, Buster Moon, che vuole salvare il suo teatro.

Ormai squattrinato e isolato, si affida a una idea vincente, la gara canora, aka, talent show, a cui partecipano perfetti sconosciuti, nonché improbabili cantanti, che sognano di cambiare la propria vita grazie alla musica.




mercoledì 4 gennaio 2017

LA SCIARPA ROSSA

di Sandra Romanelli                    

Racconto presentato al CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE NAVIGLIO MARTESANA per il Tema Acqua. 
Ha vinto il Primo Premio, a insindacabile giudizio della giuria, con la seguente motivazione: 
In un cupo pomeriggio invernale, in una Milano fredda e solitaria, lo sfiorarsi di un muto dolore e di una turbata pietà, descritti con parole tanto sobrie quanto drammaticamente intense.



Piove su Milano. È un freddo pomeriggio d’inverno, il cielo è scuro, le nubi così nere e gonfie di pioggia, fanno apparire il pomeriggio buio, come se fosse già sera  inoltrata. Sulla Ripa Ticinese transitano poche auto. Si ode lo sferragliare del tram che si arresta alla fermata della chiesetta di  San Cristoforo, in via Lodovico il Moro, dove un passeggero sale, ma nessuno scende a sfidare la furia di quel temporale. 

lunedì 2 gennaio 2017

Reciprocità

di Giovanna Rotondo Stuart
(foto dal web)


Una riflessione per questo nuovo anno, con la speranza che sia un anno buono per tutti.

Reciprocità è una parola a cui penso spesso negli ultimi tempi.

La reciprocità intesa come dare/avere non è nelle mie corde, sono convinta che il significato del termine vada ben oltre il semplice scambio. La reciprocità coinvolge la sfera dei sentimenti: si possono avere affinità ed empatia occasionali, anche molto piacevoli, tuttavia, in contatti più frequenti, è necessario praticare, in qualche misura, la reciprocità.