Di Annalisa Petrella
Quando era nato era di una bellezza strepitosa, un cucciolo da copertina, anche il primo pelo era apparso presto in tutto il suo fulgore e pareva seta dorata, gli occhi erano del colore dell’ambra bordati da una riga nera che ne esaltava la forma.
La madre lo teneva sempre d’occhio perché, essendo il più grosso della cucciolata ed anche il più tranquillo non riusciva mai ad arrivare alle sue mammelle per nutrirsi; tutti i suoi fratelli correvano come degli scatenati, lo scavalcavano e gli rubavano il posto, ma lui non se la prendeva, sapeva aspettare e poi sapeva che la mamma lo avrebbe recuperato per nutrirlo e coccolarlo, allontanando i più intraprendenti e sfrenati.