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domenica 13 marzo 2016

"La copia infedele", di Stefano Trinchero

 66thand 2nd , pagg. 202 - € 17,00
(Recensione di Francesca Altobelli)

Tutto ha inizio con un terrificante incidente che ferisce quasi mortalmente, riducendolo a uno stato di coma profondo, Gonzalo Malagutti, il calciatore argentino stella della Lungodoriana, fantomatica terza squadra torinese. L'incidente suscita sconcerto e curiosità in tutta la città, per cui il giornalista sportivo Guido Riberto si trova a doversene occupare suo malgrado, andando a sondare il terreno ignoto e detestato della cronaca nera. Queste sono le premesse da cui parte un originale e, per molti aspetti, divertente esordio letterario: "La copia infedele" di Stefano Trinchero.



Il romanzo potrebbe essere definito un noir, anche ironico e pieno di spunti umoristici, ambientato nella Torino dei nostri tempi, fatta, purtroppo, oltre che di piazze e palazzi bellissimi, anche di degrado e dei segni inequivocabili di una profondissima crisi non solo economica. I personaggi sono tutti affreschi di una realtà contemporanea che a volte ci intenerisce, quasi suscitando un senso di compassione, e a volte ci irrita e disgusta.
L'incidente di Malagutti si rivela solo l'inizio di un susseguirsi di eventi che portano alla luce truffe, miserie, umane debolezze ma anche ingiustizie sociali. Incontriamo figure che ci strappano quasi sempre un sorriso amaro - come Pasquotto, collega di Riberto - oppure che ci fanno riflettere su quanto il mondo non sia equo nel distribuire fortune e ricchezze - come nel caso del giovane assicuratore Alessio, della sua famiglia e della sua ex fidanzata. Gli altri personaggi che incontriamo vengono sempre tratteggiati con stile sobrio e disincantato, come se il genere umano non dovesse mai essere giudicato, ma solo descritto, osservato e compreso. Torino è protagonista assoluta, descritta con dovizia di particolari, con precisi riferimenti geografici, costanti accompagnatori delle peregrinazioni dei vari attori di questa strana vicenda. Probabilmente, però, non è la storia, che comunque appassiona e incuriosisce, il punto di forza del romanzo, ma piuttosto l'atmosfera che evoca, i dialoghi che costruisce, le sensazioni che genera e che invogliano il lettore a immaginare, quasi fosse un film, le scene narrate.

Stefano Trinchero (note biografiche)
Stefano Trinchero è nato a Vercelli nel 1979. Vive a Torino. La copia infedele è il suo primo romanzo.

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