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martedì 19 gennaio 2016

"LETTERE E DIARI DAL FRONTE E DALLA PRIGIONIA", di Ceccarius

(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli Editore
Collana Frammenti di memoria, pagg. 416 - € 18,00
a cura di Laura Biancini

A 100 anni dall’inizio della Grande Guerra, i diari inediti del
giovane Ceccarius, per raccontare l’evento che segnò tragicamente il
secolo appena passato, vissuto da lui in prima persona.
Un resoconto preciso per chiunque desideri approfondire la conoscenza delle vicende umane dei soldati italiani al fronte.

Le lettere e i diari si configurano tra gli strumenti più preziosi e affascinanti di indagine e conoscenza e si rivelano particolarmente significativi se riferiti a un evento deflagrante come la guerra, laddove, al fragore delle armi e all’urgenza della grande storia, si affianca la più sommessa ma non meno forte voce delle vicende umane. 



È quanto avviene nelle Lettere e nei diari inediti, dal fronte e dalla prigionia, di Giusppe Ceccarelli (Ceccarius).
Peppino, così si firma, è un uomo giovane, che parte per la guerra lasciandosi alle spalle una delicata situazione familiare. Il suo rigoroso impegno a servire la patria e la prepotente e impaziente speranza di tornare a casa si mescolano e si intrecciano in un racconto coinvolgente, inevitabilmente doloroso, a volte persino ironico, ma che nulla concede all’autocommiserazione o alla retorica.

Ceccarius (Giuseppe Ceccarelli) (Roma 1889-1972). Giornalista, illustre studioso di romanistica, collezionista, occupò un ruolo significativo nella vita culturale e politica della sua città. Fondatore tra l’altro del Gruppo dei Romanisti, non trascurò l’impegno civile partecipando in prima persona al dibattito attorno a proposte e progetti per la trasformazione di Roma.

Laura Biancini è stata responsabile della Sezione romana e dell’Archivio fotografico della Biblioteca nazionale di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Arte e artigianato nella Roma di Belli (1998), Il journal du voyage di G. G. Belli (2006) e Il Teatro di Giggi Zanazzo (2013).


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