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sabato 12 dicembre 2015

"Le stagioni di Zhat" di Sonallah Ibrahim

a cura di Mimma Zuffi)

Jaca Book -  collana Calabuig
pagg. 400 - € 18,00

Nell'appartamento piccolo-borghese di un condominio del Cairo, Zaht vive una vita affollata di eventi piccoli e grandi, popolata di amiche, vicini di casa, negozianti del quartiere, le cui esistenze si intrecciano con la sua. Sullo sfondo della Storia - che, senza che lei se ne renda conto, determina la sua vita - Zhat, immersa nella quotidianità, amante dei pettegolezzi, preoccupata della spesa, è un personaggio pieno di colore e di ironia. Ritratto di un'anti-eroina, sempre baldanzosa e sempre sconfitta, e di un paese incalzato dal degrato, il romanzo si srotola in pagine dove la simpatia umana si mescola alla crudezza della satira.




"I libri di Sonallah Ibrahim sono la commedia umana dell'Egitto contemporaneo".
New York Times Book Review
"Il più sorprendente tra gli scittori egiziani"
Il Manifesto

Sonallah Ibrahim, oggi più che settantenne, è uno dei maggiori scrittori arabi viventi. Imprigionato per 1959 per la sua attività politica, è rimasto in carcere per sette anni, e ha quindi vissuto a lungo all'estero. Rientrato al Cairo, ha vinto nel 2004 il prestigioso premio dell'Alto Coniglio della Cultura, e lo ha pubblicamente rifiutato, accusando il Governo di Mubarak di corruzione. Questo gesto, insieme alla sua fama di romanziere, hanno fatto di lui quello che il "New Yorker" ha definito "una sorta di oracolo della letteratura araba". Le stagioni Zhat, pubblicato in Egitto nel 1992, tradotto in francese nel 1993 e in inglese nel 2004, è alla base di una serie televisiva popolarissima nel mondo arabo.


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