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sabato 12 dicembre 2015

"Le figlie degli altri" di Richard Stern

(a cura di Mimma Zuffi)

Jaca Book, collana Calabuig
pagg. 288 - € 15,00

Introduzione di Philip Roth
Traduzione dall'inglese di Vincenzo Mantovani


"E' COME SE CECHOV AVESSE SCRITTO LOLITA"
Philip Roth

"UNA FUSIONE DI ROMANTICISMO E DI IRONIA"
New York Times


Un professore di Harvard si innamora di una studentessa, e abbandona per lei la rassicurante monotonia di una vita già tracciata. Ma il mare aperto del nuovo amore lo porta a sperimentare, con l'ebbrezza della felicità, una inattesa nostalgia, un cocente senso di perdita. 


Ritratto appuntito di un uomo e del suo mondo (quello sofisticato, ironico, cerebrale degli intellettuali di Harvard), Le figlie degli altri riporta in scena l'America ancora puritana degli anni 70. E ne disegna un ritratto che guadagnò a Stern l'ammirazione di Saul Bellow e di Philip Roth.

Richard Stern (1928-2013) ha insegnato Letteratura inglese all'Università di Chicago, e ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti apprezzatissime dai più grandi autori suoi contemporanei. Tra i numerosi premi, ha ricevuto nel 1985 la Medal of Merit for the Novel, assegnata ogni sei anni dall'American Academy of Arts and Letters. Le figlie degli altri è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 1973.

Philip Roth è uno dei più grandi scrittori americani del Novecento, autore di capolavori come Il lamento di Portnoy e Pastorale Americana.

Vincenzo Mantovani è il traduttore italiano di Philip Roth, Saul Bellow, Kurt Vonnegut, E.L. Doctorow, Richard Ford, Dave Eggers.


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