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lunedì 30 novembre 2015

"La ragazza nella nebbia", di Donato Carrisi

(a cura di Mimma Zuffi)


Longanesi editore - pagg, 360 - € 18,60

La giustizia non fa ascolti.
Cronaca nera e potere dei media nel nuovo thriller di Donato Carrisi.

" La ragazza nella nebbia"  non è solo un romanzo: diventerà presto un film, il primo con Donato Carrisi alla regia.

Si tratta di un libro molto atteso e nel quale l'editore moltissimo: Donato Carrrisi ha fatto veramente centro e siamo certi che il libro vi conquisterà.
Non sto a raccontarvi la trama, la scoprirete presto da voi, mi limito a seminare solo qualche briciola, due accenni a quello che è il tema attorno al quale ruota tutta la storia.

Lo sapete che avviene un crimine ogni sette secondi?
Tuttavia, solo a un’infinitesima parte di essi verranno dedicati articoli di giornali, servizi nei notiziari, talk show. Saranno interpellati esperti criminologi, psichiatri, psicologi, perfino filosofi. Verranno versati fiumi d’inchiostro e ore e ore dei palinsesti televisivi saranno riservate alla trattazione del caso. Il tutto potrà protrarsi per settimane, a volte per mesi. Se si è fortunati, per anni.


Perché ciò che nessuno dice è che un omicidio può far nascere un indotto.
Un delitto ben raccontato genera ottimi risultati in termini di audience e può fruttare a un network milioni in sponsor e pubblicità, il tutto con un impiego minimo di mezzi e risorse: un inviato, una telecamera, un cameraman.
Qual è il ruolo giocato dai media nell’influenzare l’opinione pubblica in alcuni casi di cronaca nera? Che ruolo giocano e quanta importanza hanno i giornalisti nella creazione del “mostro”? E perché alcuni casi diventano molto più mediatici di altri, che magari sono di gravità pari o addirittura superiore?

Vi lascio con queste domande ma sono sicura che leggendo il libro saprete dare tutte le risposte.

Qui sotto incollo i link al booktrailer: secondo me è fighissimo, ma io non conto niente, ditemi voi .
E se vi piace e se vi va, postatelo e rilanciatelo ovunque vogliate.

TRAILER “La ragazza nella nebbia”
Un delitto, un omicidio ben raccontato, può far nascere un indotto: genera ottimi risultati in termini di audience e può fruttare a un network milioni in sponsor e pubblicità. 

Se l’omicidio avviene in una piccola comunità, nei mesi di sovresposizione mediatica questa vedrà crescere la presenza turistica e, di conseguenza, la propria ricchezza. Li chiamano “i turisti dell’orrore” e ormai vengono considerati una risorsa alla pari dei pellegrini che visitano i luoghi sacri.

Il nuovo romanzo di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia, è il primo thriller che affronta il tema della “nebbia mediatica” e lo fa creando un personaggio tanto ambiguo quanto reale, l’agente speciale Vogel, un investigatore cui non interessa nulla del dna, che non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, ma che è insuperabile in una cosa: manovrare i media, attirare le telecamere, conquistare le prime pagine,  ottenendo in questo modo sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del «pubblico a casa». Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua «firma». Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva non tanto una soluzione, quanto un’audience, perché “la giustizia non fa ascolti. La giustizia non interessa a nessuno. La gente vuole un mostro. E io le do quello che vuole”.

..e speriamo che la nebbia resti confinata nelle pagine di Donato.

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca. Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il “Mostro di Foligno”, per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di “Nassirya - Prima della fine” per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller “Era mio fratello” per Raiuno. Nel 2009 pubblica con Longanesi il suo primo romanzo Il suggeritore, con il quale vince il Premio Bancarella; a seguire Il tribunale delle anime (Longanesi, 2011), La donna dei fiori di carta (Longanesi, 2012), L’ipotesi del male (Longanesi, 2013), Il cacciatore del buio (Longanesi, 2014).

1 commento:

  1. lo sto leggendo: bello come gli altri, meno scabroso, più attento alla nebbia mediatica.

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