di Marina Fichera
« Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte,
l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto
e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani... »
Ferdinando Pessoa
Il fado, il cui nome deriva dal latino “fatum”, destino, è la musica della malinconia e della saudade portoghese. Le melodie del fado sono pervase da una sensazione di perdita, di distacco e disincanto, sentimenti pienamente espressi dal susseguirsi di note che, ancor oggi, accompagna le vite dei portoghesi. Infatti il fado è vivo e vitale, al contrario di tante musiche popolari italiane ormai diffuse solo tra ristretti gruppi regionali o di appassionati.
Il fado nasce nell’800 nei quartieri popolari di Lisbona, come espressione della marginalità e della trasgressione, una musica in tonalità minore, profondamente radicata nella cultura tradizionale e popolare lusitana. Esistono altre tipologie di fado oltre a quello di Lisbona, meno famose all’estero: il fado di Coimbra, tipico degli studenti della città e poco diffuso al di fuori di quella sfera, e quello di Porto, più veloce e in tonalità maggiore.
Questa "canzone dei sentimenti" è un dialogo tra voce e chitarra - la guitarra portuguesa - accompagnati, nella formazione base, dalla viola do fado e dal cavaquinho, una piccola chitarra che suona i bassi.