!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

domenica 26 ottobre 2014

S.O.S. Tata, arriva Mary Poppins


di Giovanni De Pedro


Il campanello di casa suona, vado ad aprire e vengo travolto dall'impeto e dell'urlo di Gloria, la mia vicina di casa, che irrompe nella mia abitazione:
- Giovanni, non ci crederai! Ho conosciuto l'uomo della mia vita, non l'avrei mai pensato dopo essere rimasta vedova. -
- Pensavo di essere io, il tuo grande amore! -


- Non scherzare ma soprattutto non illuderti. Sei il mio migliore amico e, per questo, so che mi aiuterai. Giorgio, questo è il suo nome, mi ha chiesto di partire insieme per un weekend a Venezia e io ho accettato. -
- E...Sofia e Filippo? Li lasci a casa da soli? -
- Indovina! Pensavo che potessi tenerli tu, fino a domenica sera - mi dice con un sorriso ammiccante a cui non si può dire di no.
- Va bene, va bene. Appena sono pronti portameli pure. -
Non ho neanche il tempo di finire che mi trovo avvolto in un abbraccio di Gloria che riempie di baci la mia guancia. Voltandosi, apre la porta e urla:
- Ve l'avevo detto che avrebbe accettato! Avanti, venite – e rivolta a me, dice, con faccia tosta - Ero titubante ma li avevo preparati per ogni evenienza -
Sofia, sei anni, e Filippo, otto, entrano in casa con un'aria mogia e con i loro zainetti, riempiti con i rispettivi cambi di vestiario.
- Ragazzi, fate i bravi e lavatevi i denti, prima di andare a letto– raccomanda Gloria. – Giovanni, grazie. -
La vedo sparire in un lampo, trascinandosi un trolley, senza aggiungere altro.
- Bene, ragazzi, avete mangiato? - dico rivolgendomi ai miei ospiti che, muovendo la testa, mi fanno capire che è un no.
- Allora mentre voi sistemate le vostre cose, io preparerò un succulento riso col tonno, che ne dite? -
- Dico che noi vogliamo i sofficini! - replica Filippo con arroganza.
- Sì, sofficini e patatine fritte! - aggiunge Sofia.
- Beh! Io ho soltanto riso con tonno e voi mangerete quello che dico io! - replico scimmiottandoli e imponendomi alle loro volontà.
Forse il riso l'ho cotto un po' troppo ma devo dire che ha avuto un grande successo con i due mocciosi che, dopo aver fatto qualche assaggio, cominciano a lanciarsi palline di riso, usando il cucchiaio come catapulta. I colpi schivati dai partecipanti a questa strana battaglia, s'infrangono sulle pareti e sul pavimento di casa mia. Sclero:
- Bastaaa! Non posso reggere tre giorni così, cosa devo fare, avrei bisogno di un aiuto! -
A quel punto, la finestra che si affaccia al balcone si spalanca ed entra una ventata d'aria, nello stesso istante suona il campanello e penso:
Speriamo sia Gloria che viene a riprendersi i due mostriciattoli “
Invece è una signora distinta e di mezza età, che mi dice:
- Buonasera, il vento dell'Est mi ha fatto giungere il suo richiamo d'aiuto. Eccomi qui, sono Mary Poppins per aiutarla e servirla, signor...signor? -
- Giovanni, la ringrazio di essere venuta in mio soccorso ma, forse, lei avrà una famiglia a cui accudire -

Dal cielo di Milano, scende Mary Poppins

- Oh sì, l'avevo – risponde Mary – la famiglia Banks, George era il papà banchiere e Winifred la mamma suffragetta. Poi c'erano i due dolci bambini, Jane e Michael. -
- Veramente intendevo dire un marito o un compagno. -
- Ah, c'era Bert lo spazzacamino, ma che noia! Tutto il giorno a cantare “Plin, plin, spazzacamin”, non lo sopportavo più e me ne sono andata appena è arrivato il vento dell'Est! Ma non pensiamoci, abbiamo altri problemi! - conclude posando il suo ombrello e, girando lo sguardo verso i due bambini intenti a lanciarsi le palline di riso e tonno, interviene:
- Ehi!...Come si chiamano i bambini? - mi bisbiglia.
- Sofia e Filippo – replico sottovoce.
- Ehi, Sofia e Filippo – dice fingendo di sapere perfettamente i loro nomi – non si fa così. Tregua, per favore! – continua schivando una pallina di riso – ditemi, qual è il problema? -
- Noi vogliamo sofficini e patatine – dice Filippo.
- Allora – replica Mary – dovete volerlo con tutte le vostre forze. Chiudete gli occhi e pensate ai sofficini – facendo una smorfia che mi fa capire che non sa cosa sono – e alle patatine, sforzatevi e la magia vi aiuterà. -
Non so cosa succede ma il riso e tonno, dopo un attimo, si trasformano nel piatto desiderato dai bambini che, appena aprono gli occhi, restano ammutoliti e sorpresi gustandosi il nuovo cibo.
- Come hai fatto? - chiedo a Mary.
- Non l'ho fatto io – risponde – è la magia, basta crederci. Ora proseguiamo che abbiamo tanto lavoro da fare. Soprattutto da ripulire. Ricordati che: “Chi ben comincia è a metà dell'opera”. -

Mary, Bert e i piccoli Banks

- Lo terrò presente – affermo.
Mentre i nanerottoli mangiano, io e Mary, rimettiamo tutto in ordine e, al termine, lei riprende in mano le redini del comando, giocando coi bambini. Il mio telefono suona e, dall'altra parte del filo, sento la voce di Gloria:
- Ciao Giovanni, tutto bene con le mie piccole pesti? -
- Tutto sotto controllo! - rispondo con sicurezza - E a Venezia, come va? -.
- La città è sempre stupenda e Giorgio è perfetto. Ti ho chiamato per dirti che mi sono dimenticata di avvisarti che nello zaino di Sofia ho messo una pastiglia di vitamine che deve assolutamente prendere, è una cura ricostituente. Ci vediamo domenica, se i bambini non ti sfiancheranno! - termina riattaccando la cornetta.
Dopo aver trovata la pastiglia nello zaino della bambina, ritorno in sala dove Mary sta raccontando una storia ai mocciosi che, tranquilli, la ascoltano in silenzio:
- Sofia - dico interrompendo – la mamma mi ha detto che devi prendere la pastiglia. 
- Non la voglio, è amara e non mi piace! - dice Sofia girandosi e restando con le braccia conserte.
- Invece tu la prenderai, volente o nolente, sennò te la ficco in bocca io! - dico minacciandola ma lei non fa una piega.
In quel mentre interviene Mary:
- Giovanni, spostati che ci penso io. - Rivolgendosi alla bambina dice: - Sofia che ne dici se per renderla più dolce ci mettiamo un po' di zucchero? -
- Lo zucchero?! - dicono in coro i bambini, sbalorditi.
- Certo – intervengo – come dice la canzone: “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù e tutto brillerà di piùùù. “ -
Mentre Sofia e Filippo cantano, all'ultima U, velocemente Mary infila la pastiglia zuccherata nella bocca di Sofia, io penso: “Anche questa è fatta!”.
Aiuto Mary a mettere sotto le lenzuola i due fratellini, leggendo loro delle favole fin quando non si abbandonano nelle braccia di Morfeo.
Chiudiamo la porta e torniamo in sala, offro un goccio di sherry a Mary e le dico:
- Signora Mary Poppins, non so come ringraziarla e l' aspetto anche domani, sempre che lei sia libera. -
Mi guarda e dice:
- Il vento dell'Est sta iniziando a soffiare, vuol dire che devo ripartire. Ci sono  altri bambini a cui badare, spero che lei abbia imparato come fare. -
- Sì, lei è stata una buona maestra, è stato meglio che guardare SOS Tata. -
- Non so di cosa stia parlando, odio la concorrenza! - conclude Mary andando a prendere il suo ombrello e poi si reca sul balcone aprendolo. Il vento dell'Est comincia ad alzarla da terra.
- Arrivederci, Giovanni, mi saluti Sofia e Filippo. -
La saluto con la mano mentre si allontana verso il cielo e le urlo:
- Grazie Mary Poppins, non ti dimenticherò mai! -


Il ballo dei pinguini con Mary e Bert

E' arrivata la domenica pomeriggio e sento il campanello di casa, apro la porta e grido:
- Gloria! Bambini, la mamma è tornata. - Al mio richiamo non si presenta nessuno – Bambini, Sofia, Filippo, c'è la mamma. Tornate a casa. -
Dallo stipite della porta della camera spuntano le faccine dei fratellini che escono e corrono verso Gloria, saltandole in braccio:
- Com'è andata, bambini? Siete stati bene con Giovanni? -
- Sì mamma – rispondono in coro i due rampolli riempiendomi d'orgoglio – Specialmente grazie a Mary. -
- Mary? - domanda Gloria stupita – chi è questa Mary? -
La mia mente partorisce subito una giusta risposta:
- Mary è una mia amica che è venuta a darmi una mano con i bambini. -
- Una tua amica? - dice Gloria ammiccando – La storia si fa piccante! -
- Credo che invece la storia si faccia lunga; è meglio che tu vada a casa! Avrai tante cose da sistemare, compreso l'uomo perfetto. Come si chiama? Ah sì, Giorgio. -
- Ciao gelosone – dice Gloria congedandosi – Bambini andiamo! - e rivolgendosi a me. -Grazie di tutto, sei un amico. -
- Di niente e quando vuoi sono qui. -
Chiudo la porta e mi godo un po' di silenzio, troppo silenzio, ma ripenso alla fortuna di aver ospitato Mary, non una Mary qualunque ma la grande, unica inimitabile MARY POPPINS.



6 commenti:

  1. Troppo divertente, hai delle idee fantastiche. Grazia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa il gioco di parole, ma grazie Grazia, Credo che tutto sia pesante e mi piace regalare momenti di allegra follia ai lettori, tra cui adesso, annovero anche te. Giovanni

      Elimina
  2. Bella divertente un tocco di leggerezza nel quotidiano complimenti. Tullio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, Tullio, spero di avere altri commenti da parte tua. Giovanni

      Elimina
  3. Ho seguito il tuo suggerimento e ho letto S.o.S. Tata. Divertente e, in fondo, anche istruttivo.
    Federico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Federico, far divertire le persone è un mio obiettivo e, in primis, sono io che mi diverto a scrivere queste leggerezze. A presto e grazie per l'affetto, Giovanni.

      Elimina