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domenica 12 ottobre 2014

Le rane di Aristofane


di Giovanni De Pedro



«Statemi dunque a sentire.
Io sono sceso quaggiù a cercare un poeta. 
Per farne che, dite voi? 
Perché la nostra città possa salvarsi e mantenere il suo teatro.»


Al suono di "Brekekekex, koax, koax!", sono tornate al Teatro San Lorenzo alle Colonne di Milano, "Le rane" di Aristofane. Dopo il successo ottenuto lo scorso maggio, l'Associazione Kerkís Teatro Antico in scena, ha deciso di riproporre, dal 14 al 17 ottobre, questo antico testo apportando piccole modifiche per renderlo più attuale e vicino ai giorni nostri.


La locandina dello spettacolo



Sotto l'abile regia di Elisabetta Matelli e Christian Poggioni gli attori, del Corso di Alta Formazione Teatro Antico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si muovono perfettamente fra il palcoscenico e la platea, coinvolgendo il pubblico,  senza lasciare momenti di pausa.
Lo spettacolo è divertente e ben congegnato, dove i personaggi si alternano davanti alle stupende scenografie realizzate dalla Scuola di Scenografia dell'Accademia delle Belle Arti di Brera. 
Ottima la realizzazione dei costumi che, pur non essendo classici, si adattano perfettamente alla modernizzazione del testo capace di far divertire ma anche riflettere sul fatto che, nonostante siano trascorsi più di duemila anni, i problemi sociali e politici del Mondo Antico sono gli stessi a assillare ancora la società moderna.
"Brekekekex, koax, koak"!
Ecco le rane

Un viaggio nell'oltretomba. Un dio, Dioniso, travestito da eroe e al suo fianco un servo a dorso di un asino. Questi gli elementi iniziali di un viaggio avventuroso verso l'Ade, ricco di sorprese, costellato d'incontri con personaggi del mito, mostri multiformi, animali stravaganti, alla ricerca dell'unica risposta alla crisi che attanaglia Atene: fare rivivere il teatro riportando sulla Terra un sommo poeta: Euripide. Ma un colpo di scena muterà il finale.
Dall'Atene del 405 A.C. un testo carico di riflessioni politiche, morali, poetiche, escatologiche, capace di parlare ancora e a chiara voce anche a un pubblico contemporaneo.
Dionisio e il suo servo
Non mi resta che invitarvi ad assistere a questa rappresentazione come io ho già fatto. Quindi, silenzio in sala, si alzi il sipario e che lo spettacolo abbia inizio.
Le rane vi saluteranno in coro: "Brekekekex, koax, koax!". 


2 commenti:

  1. Siete sempre super aggiornati. Grazie soprattutto per avermi fatto conoscere la realtà di questo Teatro del quale non sapevo neppure l'esistenza. Un doppio applauso.
    Roberto

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    Risposte
    1. Grazie dei complimenti, sono commosso. Spero di poter trovare altre volte i tuoi commenti, non necessariamente positivi, anche se questi mi fanno piacere, continua a leggerci. Giovanni.

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