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lunedì 29 settembre 2014

"Ho dormito nelle camera di Hitler" di Tuvia Tenenbom

(a cura di Mimma Zuffi)
Bollati Boringhieri Editore

Un viaggio allucinante nelle viscere nascoste 
della Germania contemporanea.
Uno sguardo impertinente 
e sgarbatamente sfrontato. 
Un libro coraggioso, un’esplosione di ironia.

«Un libro dal fascino irresistibile, che seduce e coinvolge. Una bomba emotiva, uno humour efficace». New York Times
«Coraggioso, divertente, sfrontatamente assurdo». Der Spiegel 
Un provocatore mistico. Irresistibile». Le Monde


Sfrontato, sarcastico, impertinente, fustigatore corrosivo del «politicamente corretto», del buonismo ad ogni costo, dei luoghi comuni di cui pare nutrirsi un paese alacremente impegnato a tacere sul passato... questo è Tuvia Tenenbom. Un provocatore stupefatto che percorre la Germania dei nostri giorni rovistando imperterrito nelle coscienze delle persone che incontra: giornalisti d’assalto e alti dirigenti, imam fondamentalisti e rabbini solitari, predicatori e taumaturghi, studenti e albergatori, radicali di sinistra, neonazisti, ambientalisti, gente comune, e così via. Partecipe e febbrile, Tenenbom entra ed esce di soppiatto dalle situazioni più disparate, registra e commenta tutto ciò che vede, scrivendo con vigore muscolare e caustico umorismo le sue impressioni. Le testimonianze, le storie che si intrecciano in queste pagine, e la voce che le racconta, basterebbero a fare di questo reportage un’esperienza unica su un paese di inquietante complessità. Il minimo che si può dire di questo libro è che leggerlo è molto più che viaggiare in quell’inestricabile groviglio di risentimento che ancora si annida nel cuore dell’Europa. Nessuno come Tenenbom lo ha fatto con tale brillante ironia.

Tuvia Tenenbom, nato a Tel Aviv 1957, si è trasferito con la famiglia a New York nel 1981. Fondatore e direttore artistico del Jewish Theater of New York, è teatrante politico e giornalista, noto per le sue prese di posizione caustiche e irriverenti. Suoi articoli e saggi sono apparsi su «Die Zeit», il «Corriere della Sera» e «Yediot Ahronot». Ho dormito nella camera di Hitler è il suo primo libro.




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