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mercoledì 18 giugno 2014

Ottanta, ma non li dimostra!

di Giovanni De Pedro


 
E' proprio lui: Paperino!
       Molti quotidiani gli hanno dedicato un articolo ed è stato pubblicato anche un numero speciale di “Topolino” per festeggiarlo, ma nessuno ha avuto  la fortuna di  incontrarlo di persona,  com'è successo a  me e alla mia bassotta Magò.
Era domenica e stavo facendo la mia solita camminata, accompagnato dalla mia cagnolina, nella speranza che Magò perdesse un po' di chili.
Eravamo in collina e passeggiavamo tra cespugli di rose canine e maggiociondoli in fiore, quando all'improvviso la bassotta ha cominciato a correre, con mio grande stupore.


Cento metri più avanti, il mistero si risolse: il mio olfatto cominciava a percepire un odore di legna bruciata ma, soprattutto, un profumo di torta di mele.
Magò si era infilata nel piccolo spazio della porta aperta di un casolare, la seguii e, all'interno, fui travolto da un coro che cantava a squarciagola:
- Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Paperino, tanti auguri a tee! -
Nel gruppo canoro radunato intorno al tavolo riconobbi subito: Qui, Quo e Qua, Archimede, Paperoga, Ciccio, la storica fidanzata Paperina, la proprietaria della fattoria, Nonna Papera e, ovviamente Paolino Paperino, questo è il suo nome completo. Riconobbi, per poco tempo, anche la torta di mele, prima che finisse tra le fauci di Magò.
Dopo essermi scusato del comportamento e della golosità della mia bassotta, mi complimentai con Paperino per i suoi ottant'anni, dicendogli che non li dimostrava, infatti lui si vantava del fatto che le sue piume erano sempre belle e lucenti. Paperina interveniva lodando la fedeltà del suo amato papero, facendolo arrossire ma io, che sono un uomo di poco tatto, chiesi al mio adorato papero come mai non ci fosse Zio Paperone.
Paperino, imbarazzato, mi spiegò che l'assenza dello zio era dovuta al fatto che, preso dalla campagna elettorale contro Rockerduck, per diventare sindaco di Paperopoli, e dalle feste che organizzava nel suo deposito, non aveva avuto un attimo di tempo.
Ballo di compleanno per Paperino e Paperina, che amore!
Per sviare il discorso, Paperino mi offrì una fetta di torta, lo ringraziai ben sapendo dove era finito il dolce. Prima di congedarmi, però, brindai con un bicchiere di sidro di mela, con tutta la compagnia.
Lasciata la piccola casa di campagna, eccomi a urlare il mio disappunto a Magò:
- Ti ho portata in collina per farti camminare e invece ti sei mangiata un'intera torta. Vergognati! -
Naturalmente il rimprovero non servì affatto, perché la bassotta girandosi riprese il sentiero, offesa. Non m'importava niente, in quel momento ero troppo felice di aver incontrato il papero più pigro e più famoso del mondo:
colui che esordì il 9 giugno 1934, in un film diretto da Wilfred Jackson, come vicepresidente del “Circolo dei pigri”. In fondo Paperino è sempre stato rappresentato sdraiato sul divano o sull'amaca che tiene nel giardino, il simbolo della pigrizia.
Però le sue piume sono ancora bianche e cangianti nonostante le varie peripezie attraversate, dal 1969, nelle vesti di Paperinik disegnato da Guido Martina.
Il mitico Paperinik 
Inoltre, Paperino, ha fatto il giornalista del Papersera, il quotidiano di Paperopoli, un lavoro precario!
Dal 1937 ha adottato i nipoti Qui, Quo e Qua, figli della sorella, che porta a spasso, insieme a Paperina, a bordo della “mitica” 313 del 1938.
Proprio in quegli anni, precisamente nel 1943, Paperino fu protagonista di un cartone animato dal titolo Der Fuhrer's Face, usato come propaganda contro il nazismo e vincitore di un Premio Oscar.  Si tratta di un cartoon che, come altri filmati dell'epoca (compreso Il grande dittatore di Chaplin), colpisce per l'atteggiamento di disprezzo e sberleffo verso Hitler.  
A Paperino è legata anche una leggenda metropolitana: infatti si dice che in Finlandia, il personaggio di Paperino sia stato censurato perché si veste con una blusa e un cappello ma è nudo nelle parti inferiori.
Nonostante tutto vogliamo bene a questo papero per le risate che ha scatenato in noi e per averci fatto pensare tante volte: “C'è qualcuno più sfigato di me”.

Allora cantiamo tutti insieme per gli ottant'anni di Paolino Paperino “Tanti auguri a te, tanti auguri Paperino, tanti auguri a teeee!"


6 commenti:

  1. Ma siete proprio bravi! Siete sempre al passo con l'attualità. Bravo Giovanni, è molto divertente e oltre tutto hai messo due curiosità interessanti.
    Loris

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    1. Ti ringrazio delle belle parole e dell'affetto che ci dimostri. Preparati a nuove avventure. Un grande quack! Giovanni

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  2. Paperino è un mito e tu hai saputo cogliere la sua "giovinezza".
    Complimenti
    Sara

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    1. La sua giovinezza è anche la nostra, basta sapere superare le sfortune in maniera allegra e positiva. Grazie per il commento, Giovanni.

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  3. Scritto bene, divertente e...che voglia di torta di mele, sento anch'io il profumo...Chi sarà il tuo prossimo eroe?
    Antonella

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    1. Uno scrittore non svela mai il suo prossimo lavoro ma ti assicuro che sarà una sorpresa divertente. Grazie per il commento, Giovanni.

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