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lunedì 16 giugno 2014

"Maleficent", ANGELINA JOLIE, e basta

(attenzione: non contiene semplicemente spoiler, vi racconto tutto sino alla fine)
di Giorgia Cafaro

Diretto da: Robert Stromberg
Sceneggiatura: Linda Woolverton
Cast: Angelina Jolie, Sharlto Copley, Elle Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville
Musiche: James Newton Howard
Walt Disney Pictures

Il film inizia con una panoramica della vallata e la voce narrante che vi dice: "Lasciate che vi racconti una vecchia storia e vedrete che la ricorderete".

Potrebbe sembrare solo un buon incipit, ma è più calzante di quel che si possa pensare. Perché il film è esattamente come la favola della Disney uscita cinquantacinque anni fa, ma ribaltata. I fatti sono gli stessi, ma in Maleficent vengono nobilitati da un antefatto più complicato del semplice: Malefica non è stata invitata al battesimo e giura vendetta. Ricordatevela questa frase iniziale, tenetela a mente per tutto il film, perché quel vecchio cartone animato è sullo schermo e tutto ve lo urla a partire dal castello. Se ricordate il castello di Disneyland, quello che si vede circondato dalla scia luminosa di Trilli all'inizio di ogni film Disney, è il castello della Bella Addormentata e indovinate? È il castello del film, ve lo dicono all'inizio usandolo per lo storico logo, ma dal principio alla fine si vede sempre e solo di lato.
Ovviamente, se vi aspettate che un cattivo che diventa protagonista, per giunta in un film Disney, non si macchi di sentimenti nobili e sensi di colpa, siete dei pazzi e verrete delusi.

C'erano una volta due regni che si odiavano, poi uno viene dimenticato perché non ce ne frega nulla e l'altro dichiara guerra al bosco. D'altro canto se l'Australia nel '32 ha dichiarato guerra agli emu, ogni sogno è perseguibile.
C'era una volta anche una ragazza che in realtà era una fata, lo si evince dalle ali e dal trucco permanete, che sulla Jolie sta bene ma su una bimbetta fa orrore, che si chiamava Malefica. Cioè, se la cattivona è nata buona non potremmo cambiarle nome? Dai, facciamo che Malefica è come si fa chiamare quando passa al lato oscuro tipo Darth Vader. No, i nomi rimangono gli originali: tranne quelli delle fate ed è una cosa che ti rimane sullo stomaco, ma tanto tutti le riconoscono e ricordano come Scema, Più Scema e la Umbridge.
Malefica vive in pace fra fiori e troll quando incontra Stefano, un ragazzo povero che ha rubato una gemma alla brughiera. Lei lo perdona e fanno amicizia. Lui, da bravo uomo moderno, vuole far carriera e prendersi una bella villa in centro città, quindi torna raramente. Al compimento dei sedici anni di lei, però, le regala il Bacio del Vero Amore; 'sto taccagno. Il giorno dopo, come ben si confà al bravo uomo moderno, sparisce.
Ritorniamo a re Enrico che fa la guerra agli alberi; Malefica però è ormai adulta e con l'aiuto degli Ent (mi perdoni Mr Tolkien) lo sconfigge, come gli emu contro l'Australia nel '32. Chi riuscirà a uccidere la creatura alata diventerà re, e a tali parole a Stefano cresce la coda da diavolo e corre verso la brughiera. Sempre da bravo uomo moderno mette il Rohypnol nel drink di Malefica e tenta di pugnalarla nel sonno, i sensi di colpa lo attanagliano e si tira indietro, ma viene colto da un lampo di genio e le strappa le ali. Volendo perderci in tecnicismi, in realtà qui le ha salvato la vita. Gli uomini del re cercano una creatura alata che lei non è più, oltretutto se sale al trono Stefano può smetterla con la guerra più idiota del Fantasy. Così però non ci sarebbe stata storia quindi non si può fare, inoltre vogliamo ricordare che il personaggio di Malefica è l'unico con un quoziente intellettivo normale, tutti gli altri hanno l'attività celebrale di una patata.
Malefica, tradita e mutilata, ritrova l'equilibrio aggrappandosi allo scettro e sopperisce alla mancanza delle ali con un lungo mantello nero, diventando identica all'icona che tutti ben ricordiamo; corredata anche di corvo (che qui si trasforma in Toy Boy, ma lasciamoci un po' d'infantile innocenza e non approfondiamo).
Re Stefano ha una figlia e finalmente la vedetta entra in atto. Prima di tutto: se gli uomini hanno dichiarato guerra alle creature fatate nell'incipit e poi le cose non hanno fatto che peggiorare, qualcuno mi spiega che cosa ci fanno le tre fate idiote al battesimo? Giuro, bastava mettere mezzo secondo di scena in cui loro e Malefica litigavano o roba simile, così è solo una cretinata per riportare la storia sui binari di cinquantacinque anni fa. Torniamo ai doni, ovvero bellezza, se no in un film Disney non sopravvivi, e il dono dell'imbecillità. Parliamoci chiaro: "Ti auguro di sentirti sempre felice qualunque cosa accada" è il dono di essere un'oca giuliva. La terza fata, come da tradizione, viene interrotta ed entra Malefica. La scena è identica a quella del cartone in modo agghiacciante, finché lei chiede a Stefano di supplicare e formula il fatidico finale del maleficio: fino al Bacio del Vero Amore. Non perché è come l'amen alla fine della messa, ma per schernire quel bacio che lui le aveva regalato a sedici anni. Bello, ci è piaciuto, peccato che la terza fata poi non faccia più nessun regalo, 'sta buzzurra. Malefica in delirio di onnipotenza s'incorona regina della brughiera ed erige la muraglia di rovi a divisione dei regni, mentre Scema, Più Scema e la Umbridge prendono in custodia la pargola e la portano in un rifugio segretissimo. Sette secondi dopo Malefica le ha trovate. Da qui in poi trascorrono sedici anni meravigliosi in cui Aurora è così stupida che ti chiedi perché la terza fata non avrebbe potuto regalarle un po' di sale in zucca. Forse perché le fate sono più imbecilli di lei e vengono bellamente dimenticate per gran parte del film, tranne quando Malefica fa loro dei dispetti (la Jolie con il senso dell'umorismo è sconvolgente) e fa anche bene. Stefano l'ha tradita e loro stanno dalla sua parte? Che fine ha fatto lo spirito di coesione e supporto femminile che si crea quando c'è da odiare qualcuno?
A seguire e crescere Aurora è Malefica. "Ma Malefica è cattiva, la vuole morta, che palle questo miele", vi sento già sbuffare. Prima di tutto qui Malefica non è cattiva, fatevene una ragione, avete sbagliato film, quello è Once Upon a Time dove ogni personaggio viene stuprato fino a diventare Satana. Secondariamente, la maledizione recita: "Tutti quelli che la conoscono la ameranno", te lo dicono all'inizio che Malefica le vorrà bene e non ci potrà fare nulla.
Tenta di annullare l'incantesimo ma non ci riesce, serve il Vero Amore e sento già la piccola femminista che è in voi bruciare reggiseni. Il tempo di dire che serve un principe che Aurora incontra (uno degli One Direction) Filippo nel bosco; il film, come in ogni favola, pullula di scapoli attraenti al punto che il pubblico in sala comincia a chiedersi perché cercare l'amore su Meetic quando è più probabile trovarlo andando a funghi in Val D'Aosta. Comunque, per tener fede alla tradizione in cui il principe si innamora di una demente che gira su se stessa, qui viene folgorato da una cerebrolesa che parla da sola.
Aurora torna a casa e le viene rivelato l'antefatto, va da Malefica che per tutto il tempo ha considerato la sua fata madrina e, in un inspiegabile slancio di intelligenza, capisce che la strega è proprio lei.
Viene portata al castello, il padre è così felice di rivederla che nemmeno la saluta e la fa chiudere nelle sue stanze. Nel frattanto Malefica ha trovato Filippo, l'ha stordito e lo sta portando a palazzo (facendolo galleggiare in aria stile palloncino, un uomo privo di ogni dignità), ma la maledizione si compie e la principessa si addormenta. Filippo (che si scopre essere principe, ecco a cosa serviva l'altro regno) viene recapitato nella stanza di Aurora e svegliato, le fate gli chiedono di baciarla e lui, tenetevi forte, risponde: "Non mi sento a mio agio, le ho parlato solo una volta".
Già.
Poi però la bacia e lei non si sveglia, la piccola femminista che è in voi può posare il fischietto anti stupro. Malefica piange tutte le sue lacrime, la bacia sulla guancia, Aurora si desta e decidono di vivere insieme nella brughiera. Viva l'adozione e le mamme single, nel prossimo Disney Movie esigo una coppia omosessuale.
Manca solo la grande battaglia finale, ed è solo perché la tradizione vuole che ci sia, perché non ha senso. Stefano è impazzito per i sensi di colpa e si arma per difendersi dalla sua crazy-ex, peccato che a lei non interessi più da quando ha scoperto le gioie della maternità. Forse la verità è che ancora gli brucia che lei lo abbia fatto inginocchiare e supplicare al battesimo della figlia? Diciamo che ce lo facciamo bastare.
Poi il corvo viene trasformato in drago, perché non ha senso La Bella Addormentata senza drago.
Aurora trova le ali di Malefica, le libera e le si riattaccano, a quel punto la protagonista ha uno svarione: pensa di essere ne Il Corvo e sfodera una tutina di pelle da sotto la mantella, Stefano muore e tutti vivono felici e contenti.
Siccome è finito bene e la gente in sala ha troppa voglia di vivere, spariamoci Lana Del Rey e la sua versione dark di Once Upon a Dream. Che col film non c'entra nulla, perché di dark non c'è nemmeno il corvo.

Il tema centrale del film è la Jolie, fighissima, lei e i suoi zigomi per i quali serve il porto d'armi (quanto taglia le catene non usa le ali, usa gli zigomi, fateci attenzione). Fa tutto lei, è la cattiva, la buona, il principio e il verbo. Non è che ci stia male, nel senso che durante il film non si ha l'impressione che rubi la scena ad altri, ma solo perché il film è strutturato in modo che esista solo lei. Il messaggio alla fine mi è piaciuto, l'amore vero è solo quello di Malefica perché è l'unica che si è presa cura della bambina e l'ha vista crescere, con il principe non si sveglia non perché non sarà mai amore ma perché non è ancora amore, lui lo dice che le ha parlato solo una volta. Bello anche il fatto che quando la pace è stabilita Malefica deponga la corona, ritorni a essere protettrice e non regina: finito il tempo di guerra si abbatte il regime totalitario.
Le ambientazioni sono piacevoli, il regista è lo scenografo di Avatar e si vede dall'infarcitura di CGI, tutto fatato e colorato come sotto acidi.
Si ride e si scherza ma il film a me è piaciuto, ci sono un paio di buchetti e non lo proclamerò film del secolo ma siamo ben lontani da quella tragedia cinematografica de La Bella e la Bestia di Christophe Gans o di Alice in Wonderland di Tim Burton, per rimanere in casa Disney. Ci dispiace solo sembri che l'intento non fosse una bella storia, ma costruire un monumento ad Angelina e per caso è venuto fuori anche un film piacevole.
Ma va bene così, lei è bellissima, e tutto è molto bello.


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