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venerdì 20 giugno 2014

"Bologna, destinazione notte" di Roberto Carboni

Recensione di Paola Carbellano


Fratelli Frilli Editore
pagg. 213 - € 9,00
Questa recensione ha vinto il concorso "Criticate tutti tranne Shakespeare" organizzato dall'Associazione Culturale "Il paese che non c'è" di Bergamo.

Quando leggerete questo libro dimenticatevi la città di Bologna che avete sempre conosciuto: accogliente, simpatica, civica perché ne troverete un’altra, pericolosa, psicopatica, insostenibile che di solito rimane nascosta tra le ombre dei portici. Queste sono le caratteristiche della città attraverso cui passa di notte, il protagonista Annibale Dori con il suo taxi, facendo attenzione a non rimetterci la pelle. In città infatti si aggira un maniaco che rapisce e tortura a morte le sue vittime. 


E mentre si susseguono i rinvenimenti dei corpi mutilati, la polizia è continuamente beffata dal mostro, e le tesi degli esperti si sgretolano a ogni nuovo omicidio. L'assassino agisce sempre più in fretta e compulsivamente. E tutti oramai sanno che, se qualche fortunato indizio non imprimerà una svolta alle indagini, presto qualcuno rischierà grosso. Potrebbe trattarsi proprio di Annibale, che  nei suoi tragitti notturni mette a repentaglio la sua vita, complice una donna bella e misteriosa e l’importante chef dell’Osteria Sigismondi, Carlo Collina, il quale, oltre a creare appetitose prelibatezze, custodisce un segreto. Non basta infatti essere famosi e rinomati per stemperare i traumi che si hanno dentro e Carlo trova un modo incredibile per sciogliere il suo.
C’è tutto in questo libro di Roberto Carboni: la passione, il rischio, la morte e pure la musica jazz, soprattutto quella di Thelonius Monk con cui è in sintonia il protagonista e che fa da cupo sfondo a questo libro. Il ritmo con cui è scritto è serrato, la storia avvincente e la fine sconvolgente. Leggetelo, vi terrà incollati alle pagine e vi piacerà."Bologna, destinazione notte" di Roberto Carboni

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