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venerdì 23 maggio 2014

"Non solo euro" di Massimo D'Alema

di Lea Miniutti
Rubbettino Editore
pagg. 135 - € 12,00


Democrazia, Lavoro, Uguaglianza.  Una nuova frontiera per l’Europa
Tempo di elezioni: rinnovo di molti Comuni in Italia e rinnovo del Parlamento Europeo. Dunque tempi di confusione e d'incertezza per molti elettori. E, se per i Comuni i cittadini hanno maggior facilità a individuare i candidati che sente più vicino ai propri problemi, il discorso cambia per quanto riguarda l’Europa. Il distacco tra cittadini e istituzioni europee è profondo e forse non è possibile, nel poco tempo che ci separa dalle urne, una corretta e approfondita informazione sull'attuale situazione e sull'importanza dell'Unione nelle scenario internazionale.


Un breve saggio “Non solo euro”, tanto chiaro nell’esposizione quanto agile e stimolante lettura,  può fornire qualche riflessione e qualche risposta. “L’Europa ha  bisogno di un cambiamento radicale e coraggioso” scrive Massimo D’Alema in prima pagina, e articola il suo “manifesto” politico in tre capitoli: “Un’Europa democratica; Oltre l’austerità; Contare nel mondo”. La distanza che si è venuta a creare tra cittadini e istituzioni appare dirompente e – scrive l’autore – “Solo una risposta politica coraggiosa  e radicale può essere all’altezza di una sfida drammatica da cui dipende il destino stesso dell’Europa”. Negli ultimi anni molti segnali sono stati ignorati. Incapacità, indifferenza e poca lungimiranza politica hanno portato la situazione a un bivio, da cui ora bisogna ripartire imboccando la direzione giusta. E, per restare in Italia, che è tra i Paesi sofferenti dell’Ue, D’Alema si augura che si trovi la forza sufficiente per arginare spinte eurodistruttive ed euroscettiche, per respingere egoismi e localismi ingiustificati e, soprattutto, è pericoloso prendere a pretesto l’uscita dall’euro per scrollarsi di dosso le responsabilità dei problemi annosi e irrisolti che vive il nostro Paese.
 “L’Europa ha ancora un ruolo da giocare” e sarebbe grave non gettare lo sguardo sullo scenario che si estende oltre i propri confini. E che ci riguarda. L’autore mette in evidenza il cambiamento in atto con l’affermarsi dei Paesi detti Mint: Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia, che da qui a non molti anni saranno anch’essi in primo piano sullo scenario mondiale. Senza dimenticare che India, Cina, Brasile, Russia, Sudafrica, che non sono solo economicamente sempre più importanti, ma stanno crescendo come protagonisti politici di primo piano a livello mondiale.  Ricorda inoltre i drammatici conflitti in atto nei paesi arabi, e che l’Unione non può ignorare. “La più grande sfida dell’Europa nel prossimo decennio è proprio quella di affrontare questa straordinaria trasformazione. Una sfida che richiede innanzitutto unità politica se il nostro continente vuole continuare a contare qualcosa nel mondo”. D’Alema non risparmia critiche, nessuna forza politica esclusa, ma confida e indica nelle forze democratiche europee della sinistra la guida verso il cambiamento. 

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