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martedì 13 maggio 2014

"La Magia di un buongiorno" di Massimo Gramellini

(a cura di Mimma Zuffi)

Longanesi Editore - pagg. 304 - € 14.90 



Da 15 anni lo specchio del Paese tra emozione, rabbia e commozione


«Fin dall’infanzia, la scrittura è l’unico gesto quotidiano che riesca a trasmettermi serenità. Nella vita privata rimango un timido che sconfina nell’imbranataggine. In televisione mi agito e mangio le parole. Ma ogni sera, appena infilo la cuffia e la musica inizia a scorrermi nelle vene, le dita si muovono sulla tastiera del computer come se seguissero un tragitto inesorabile. 


Questa è una selezione dei Buongiorno che da quindici anni scrivo in fondo alla prima pagina del giornale con cui felicemente convivo: La Stampa. Sono trecentosessantacinque, come i giorni di un almanacco dove i sorrisi si alternano ai sospiri e gli scatti di indignazione agli sberleffi, lasciando sempre una finestrella aperta per i sogni di passaggio che avessero voglia di entrare. Il Buongiorno funziona soltanto se ha la leggerezza e l’imprevedibilità di un corsivo. Cioè soltanto quando è scritto con amore. Alludo all’amore dell’artigiano che rimane mezz’ora di più al tavolo di lavoro per piallare un aggettivo o sostituire una metafora traballante. Altro che mago. Sono un manovale che ogni giorno si monta la testa e pensa di poter fabbricare un mondo migliore con le sue parole. Un’illusione, certo. Ma se non la credessi vera mi passerebbe la voglia di provarci. »

Massimo Gramellini scrive sul quotidiano La Stampa, di cui è uno dei vicedirettori. E’ ospite fisso della trasmissione di Raitre Che tempo che fa. Con Longanesi ha pubblicato Ci salveranno gli ingenui (2007), Cuori allo specchio (2008), i romanzi L’ultima riga delle favole (2010) e Fai bei sogni (2012), che ha venduto più di un milione di copie ed è stato tradotto in 22 Paesi.

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